Roma – «Riproponiamo il Patto per l’occupazione avanzato anche all’esecutivo precedente fin dal decreto Cura Italia: si riduca il cuneo fiscale lato imprese di almeno il 20%, si agevoli in via straordinaria la messa in quiescenza anticipata per i lavoratori over 60 impegnati in particolari mansioni, e noi ci impegnamo a salvaguardare integralmente l’occupazione nonostante la crisi».
È la posizione espressa da Confetra, il cui presidente Guido Nicolini, accompagnato dal responsabile Confederale delle relazioni sindacali Fabio Marrocco, ha lodato la scelta del ministro del Lavoro Andrea Orlando, nella videoconferenza odierna, di ascoltare fin da subito, e in maniera permanente, le principali organizzazioni di rappresentanza: «Veniamo da un anno durissimo. Le esportazioni sono crollate di oltre nove punti, le importazioni di oltre 15. Nell’ultimo anno sono cessate oltre 5.000 imprese del settore, per una perdita complessiva di cinque miliardi di euro di fatturato. Il nostro è un settore labour intensive, le nostre 80 mila imprese impiegano oltre un milione di addetti tra autotrasportatori, portuali, operatori di magazzino, handler, macchinisti treni merci, driver. Tra l’altro le nostre professioni operative, inspiegabilmente, non sono classificate tra quelle usuranti. Con l’attuale carico fiscale sul costo del lavoro sarà impossibile non procedere a ristrutturazioni, soprattutto in quei segmenti del ciclo logistico che hanno conosciuto una più significativa contrazione dei fatturati», ha aggiunto il vertice di Confetra.